"La
nostra esistenza - dice Papa Francesco - è
un pellegrinaggio, un cammino. Anche quanti sono mossi da
una speranza semplicemente umana, percepiscono la seduzione
dell'orizzonte, che li spinge a esplorare mondi che ancora non
conoscono. La nostra anima è un'anima migrante. Non
si diventa uomini e donne maturi se non si percepisce l'attrattiva
dell'orizzonte: quel limite tra il cielo e la terra che chiede di
essere raggiunto da un popolo di camminatori. Nel suo cammino nel
mondo, l’uomo non è mai solo. Soprattutto il cristiano non
si sente mai abbandonato. I cristiani possono camminare ovunque.
Anche attraversando porzioni di mondo ferito, dove le cose non vanno
bene, noi siamo tra coloro che anche là continuano a sperare.
Dice il salmo: «Anche se vado per una valle oscura, non temo
alcun male, perché tu sei con me» (Sal 23,4). È
proprio dove dilaga il buio che bisogna tenere accesa una luce".